Buongiorno a tutti. Oggi voglio parlarvi dell’ultimo libro che ho finito di leggere ieri pomeriggio. Anche questa volta ho variato i miei soliti generi e anche questa volta l’ho fatto per puro caso. Sempre con il Club degli Editori (ormai l’avrete capito che sono pigra e che non vado molto in giro per le librerie altrimenti rischierei di portarmi a casa troppi libri) ho acquistato le due proposte raccomandate o meglio non ho rifiutato la consegna tramite mail e mi sono arrivati due romanzi che non conoscevo affatto. Certo lo scrittore Marco Malvaldi non mi è nuovo in quanto la sua serie sul Bar Lume mi era piaciuta davvero tanto ma stavolta lo troviamo sotto un’altra veste.

Non ho mai amato molto la storia a scuola. Forse per colpa di chi ha cercato di insegnarmela, forse perché c’erano troppe date o troppi avvenimenti da imparare a memoria e a me piace più ragionare ma proprio non mi andava giù. Mi ricordo, anche a distanza di tanti anni, che mi annoiava terribilmente ascoltare le vicende che riguardavano il passato soprattutto perché non capivo cosa centrassero con la mia vita. Poi ho iniziato a leggere alcuni libri storici. Non posso dire che ho cambiato totalmente idea ma, grazie ad alcuni grandi scrittori, ho imparato ad apprezzare un po’ di più la storia perché venivano narrate le vicende della gente e mi trovavo meglio che imparare date ed avvenimenti in serie. Ma non posso considerarmi un’esperta anzi sono molto ignorante e ci sono periodi della storia che per me sono arabo.

E mi sono ritrovata proprio con un giallo storico. La prima idea è stata quella di rimetterlo nella libreria e di fare finta che fosse un libro già letto. Più avanzo con l’età e più divento selettiva anche in fatto di letture. Ma difficilmente riesco a barare così senza nemmeno provarci e così ho iniziato la lettura di La misura dell’uomo. Il mio scetticismo verso questo genere è andato un po’ scemando man mano che avanzavano le pagine. Malvaldi è veramente bravo nel suo lavoro di scrittore ed è stato in grado di trasformare una serie di informazioni storiche in qualcosa di semplice, ironico e facile da ricordare. Il suo linguaggio moderno dove accenna anche a internet o agli influencer e la descrizione dei personaggi storici in modo un po’ canzonatorio fanno la narrazione molto più leggera e scorrevole dei normali libri storici. Infatti come dice Malvaldi i personaggi storici in effetti non sanno che diventeranno tali e quindi si comportano come persone normali con i loro pregi ed i loro difetti.

Ma questo non rende il romanzo meno credibile anzi aiuta solamente il lettore a non annoiarsi troppo nei dialoghi tra i vari personaggi soprattutto quelli bellici o di strategia militare. Si vede chiaramente lo studio di Malvaldi per il periodo che racconta, si vede anche il suo impegno nel inserire un giallo tra le varie vicende per alternare i racconti seri ad un mistero che sarà l’investigatore Leonardo da Vinci a cercare di risolvere.

TRAMA

Siamo nel 1493 in ottobre. La morte di Lorenzo il Magnifico continua a farsi sentire e la popolazione è ancora in lutto per questo. Cristoforo Colombo con le sue caravelle ha aperto tutti gli orizzonti del Nuovo Mondo. Anche il sistema finanziario sta cambiando e si sta consolidando con l’entrata e la diffusione delle lettere di credito ovvero una specie di mutuo dell’età moderna. Milano sotto la guida di Ludovico il Moro sta trascorrendo un periodo di rinascimento economico e politico. Tutti quelli che si aggirano nei cortili del Castello o in giro per i Navigli hanno occasione di incontrare un uomo abbastanza strano: sulla quarantina, vestito di rosa e sempre assorto nei suoi pensieri, sembra quasi che non noti quello che gli sta intorno anche se non è del tutto vero. Quest’uomo ha una bottega e vive praticamente nei locali vicino ad essa con la madre ed un giovane assistente un po’ scapestrato, con qualche difetto ma dal cuore buono. Quest’uomo è un po’ dispettoso nei confronti degli altri, a volte può sembrare anche altezzoso ma data la sua cultura non è cosa molto strana. E’ uno dei primi vegetariani della storia in quanto non mangia carne , è difficile capire i suoi scritti in quanto lui usa la scrittura al contrario e, purtroppo fa molto fatica ad essere pagato da chiunque chieda i suoi servigi anche se lui li ha sempre assolti in maniera abbastanza puntuale e molto bene. Si tratta di Leonardo da Vinci.

Leonardo è molto famoso per le sue doti di inventore e la sua fama arriva fino alla corte di re Carlo VIII in Francia che manda due suoi ambasciatori a Milano per chiedere sostegno nella guerra contro gli Aragonesi ma anche per rubare il taccuino di Leonardo dove lui annota tutte le sue scoperte ed invenzioni e che tiene sempre sotto la sua tunica vicino al cuore per non dimenticarsi di nulla. I Francesi credono che Leonardo abbia inventato una specie di robot invincibile per la guerra.

Dal canto suo Ludovico il Moro è un po’ infastidito nei confronti di Leonardo che è in ritardo per il completamento della scultura di un enorme cavallo in onore di suo padre. Così chiede a Leonardo di aiutarlo per un problema molto importante. Un uomo è stato trovato senza vita proprio nel cortile del Castello. Sul suo corpo non vi è nessun segno di lotta o di violenza quindi deve essere deceduto per qualche altro problema. Il primo allarme è che si tratti di peste ma non vi sono segni sul corpo di questa terribile malattia. Così Leonardo che era l’uomo che ne conosceva di più di anatomia in tutto l’impero viene incaricato da Ludovico il Moro di praticare un’autopsia sul corpo per verificare la causa della morte…

IL MIO PARERE

E siamo giunti alle conclusioni. Non pensavo di sorridere leggendo un giallo storico, non pensavo di immaginarmi i grandi di un tempo come persone normali, a volte buffi, che fanno errori e che cercano di rimediare nel miglior modo possibile. Certo non sto parlando di un trattato di storia non fraintendetemi quello non sarei mai riuscita a finirlo ma questo romanzo mi è piaciuto nel suo genere. Il linguaggio scorrevole di Malvaldi, le sue battute intercalate tra la vera storia mi hanno accompagnata nel fine settimana e non mi è mancata la voglia di finirlo.

Non lo avrei mai acquistato se avessi letto la trama ma ora non mi sono pentita di averlo fatto. Primo ho imparato qualcosa di storia e questo è già un passo avanti per me e poi ho scoperto un genere che non mi dispiace poi troppo. Sicuramente qualcuno leggendolo avrà trovato degli errori storici in quanto ci sono davvero tanti personaggi e alcuni di essi purtroppo non sono poi tanto approfonditi ma io l’ho apprezzato molto.

Consigliarlo? Certo che sì. Non si tratta di un capolavoro della letteratura ma è un romanzo carino dove il mistero da risolvere aiuta a conoscere la storia in un modo inusuale per me.

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