CHIACCHIERE…
Sin da bambina ho sempre desiderato scrivere. La mia mente era un intricato groviglio di trame senza mai un finale adeguato ma continuavo a battere sulla macchina da scrivere in attesa di una ispirazione per finire i miei romanzi gialli. Poi ho iniziato a leggere ma a leggere sul serio. Avevo circa 13 anni ed un libro alla settimana lo divoravo come fosse un bel panino alla nutella. E ho iniziato ad apprezzare davvero quello che leggevo. Mi perdevo in mille mondi, vivevo la vita dei protagonisti e, a volte, mi affezionavo a loro talmente tanto che mi dispiaceva quando la storia finiva…per me era come perdere un amico fidato. Così ho iniziato a ragionare un pochino sul mio sogno di fare la scrittrice….Tutti quei bei romanzi che mi capitavano sottomano erano scritti cento volte meglio di come lo facevo io, tutti gli scrittori erano molto più documentati di me a far sembrare vero qualsiasi avvenimento e le mie storie non erano poi così interessanti da catturare l’attenzione di un lettore che non fossero i miei genitori o i loro amici che mi facevano tanti complimenti per il mio impegno ma non ho mai creduto che fossero proprio veri al cento per cento.
Così ho studiato altre cose, ragioneria, materia che mi avrebbe sicuramente aiutata nel mondo del lavoro, ma la mia passione per la lettura non mi ha mai abbandonata. Terminata la scuola mi sono ritrovata a fare le dichiarazioni dei redditi…la matematica non mi è mai dispiaciuta ma non era la mia aspirazione della vita. Ma un lavoro fisso è davvero una benedizione e questo mi veniva anche bene… il contatto con il pubblico, il fatto che non mi annoio mai e che il tempo trascorre velocemente davanti ad una scrivania mi hanno aiutata molto ma anche adesso a distanza di quasi 21 anni di ufficio, sento che questo non sarà mai quello che può darmi tante soddisfazioni.
In alcuni momenti ho pensato di aprire una libreria. Univo l’utile con il dilettevole. Ho sognato di consigliare libri agli avventori del negozio, ho sognato di aprire un negozio dove solo quello che mi piaceva e che mi ispirava poteva essere venduto. Due le cose che mi hanno fermata: il mio posto fisso che mi procura uno stipendio mensile abbastanza ragionevole e l’avvento dei libri in formato digitale… e qui si può aprire davvero un mondo. Io amo leggere i libri cartacei, per me non c’è cosa più bella di sfogliare le pagine, sentire l’odore della carta, sbirciare nelle pagine finali per vedere cosa succede ma amo anche la mia casa e, ultimamente, di librerie non ce ne stanno più. I libri digitali aiutano chi ha poco spazio dove conservare le letture, occupano notevolmente meno spazio anche nella borsa e si possono trovare veramente delle offerte super economiche nel web nonché la gran parte dei classici addirittura scaricabili gratuitamente.
Così ho accantonato l’idea e a 47 anni mi ritrovo ancora dietro una scrivania ad ascoltare i problemi fiscali e pensionistici dei miei clienti. Però ogni tanto ci ripenso e vago nel web in cerca di qualche spunto per fare davvero quello che mi piace nella mia vita. Un giorno, vagando per internet, mi sono ritrovata a leggere un articolo davvero singolare. Delle ragazze avevano aperto una libreria dove ogni libro aveva un bugiardino come quelli delle medicine su cui era indicato a chi era consigliato, quali erano gli effetti collaterali e persino altri libri da cui prendere spunto. Ho amato questa idea dal primo momento e mi era venuto in mente anche di scrivere loro per chiedere se avessero bisogno di un aiuto da parte di una lettrice accanita. Beh non l’ho mai fatto perché già il lavoro mi impegna molto e cambiare la vita ad una età come la mia per me è da pazzi ed io sono sempre stata una persona che ragiona molto anche troppo per fare cose così azzardate…
Accantonate tutte le idee strane comunque io i libri cartacei li acquisto spesso e li alterno a quelli digitali per non far cadere gli scaffali della libreria. Da tanti anni sono abbonata al Club degli Editori (ora ho smesso perché mi mandavano libri anche quando non li ordinavo e, visto la mia pigrizia, non li rispedivo indietro ma li leggevo anche se non erano proprio nelle mie corde) e, ordinando un romanzo, ne ho ricevuto uno in omaggio che non avevo scelto e mi sono ritrovata con La piccola farmacia letteraria tra le mani. Tutto quello che parla di libri mi affascina, tutti i romanzi che hanno come temi una libreria o la lettura sono i miei preferiti ma non mi era nemmeno passato per la mente che questo titolo l’avevo già sentito…
LA TRAMA…
Blu Rocchini (già il nome mi stava simpatico) è una ragazza che vive a Firenze insieme a tre coinquiline. Hanno tutte più o meno trent’anni e ognuna di loro ha i suoi problemi. Chi una relazione a distanza, chi è impegnato anche troppo nel proprio lavoro, chi continua a trascinarsi dietro un fidanzato solo per il fatto che è dispiaciuta di lasciarlo andare via e chi sta vedendo crollare tutti i propri sogni perché ha finito i fondi finanziari.
Blu è la protagonista del romanzo ed è di lei che voglio parlarvi. Dopo una brevissima esperienza lavorativa in una casa editrice molto popolare ed un’altra ancora meno entusiasmante come commessa di una grande catena di librerie dove il suo compito era spostare scatoloni e riassortire gli scaffali ha deciso di aprire una libreria tutta sua. Il negozio è veramente piccolino, circa 35 metri quadrati, dove Blu ha cercato di ristrutturare tutto di suo pugno assieme anche alle amiche, manca ancora l’insegna perché erano finiti i soldi ma tutto sommato il posto è molto accogliente.
Purtroppo sono i costi di gestione del negozio e la poca clientela a preoccupare Blu. Sono oramai 4 mesi che ha aperto e non vede nessun tipo di novità all’orizzonte. Prova anche con una presentazione di un libro di uno scrittore abbastanza famoso ma il luogo era troppo piccolo e alla fine è più un disastro che un evento mondano.
Un giorno entra un ragazzo con un vestito molto più elegante di quello che dovrebbe essere per un trentenne, Blu ha come un colpo di fulmine e, dopo alcune battute sui romanzi, decide di uscire con lui la sera stessa per mangiare una pizza in compagnia. Il tempo vola, i loro caratteri sembrano combaciare alla perfezione e lui consiglia anche a Blu come poter rinnovare il suo negozio ed attirare la curiosità del lettore. Trasformare i libri in “farmaci” per il cuore con tanto di indicazioni terapeutica e posologia. Assieme alle sue amiche iniziano ad affrontare questo lavoro abbastanza impegnativo ma alla fine il negozio ha un successo incredibile. Blu si vede catapultata nel mondo delle interviste, delle comparsate in tv e tutto sembra andare per il meglio tranne il fatto che vorrebbe incontrare ancora quel ragazzo che le ha dato l’idea della sua vita ma non gli ha nemmeno chiesto il nome….Una commedia con un finale molto particolare…
IL MIO PARERE
Credo che fin dalle prime righe abbiate già capito che questo romanzo mi è piaciuto davvero tanto, una scoperta divertente, appassionante che lascia anche qualcosa quando si termina la lettura. E’ ironico e tutti i personaggi sono caratterizzati da particolari davvero interessanti. Beh l’idea della libreria che cura i cuori l’avrei voluta avere anche io visto tutto quello che leggo di solito ma ammiro questa autrice e bibliofila che ha avuto questo pensiero davvero carino. A tutti capita di avere un periodo un po’ particolare della vita e sono convinta anche io che una buona e azzeccata lettura possa davvero aiutare. Mi sono innamorata di questo libro e quindi non mi resta che consigliarlo vivamente.
Spero di avervi dato un buon consiglio di lettura.
Romina
