LAZARUS LARS KEPLER

LARS KEPLER LAZARUS

PREMESSA

Buongiorno a tutti e ben ritrovati. E’ da tanto tempo che non scrivo una recensione su un romanzo anche se non ho mai smesso di leggere e sto diventando una divoratrice di libri sempre più accanita. E qui ci serve una premessa. Non sono una fan di Lars Kepler, ho letto altri due suoi libri e non mi hanno mai convinta abbastanza per acquistarne dei nuovi o per iniziare dall’inizio della serie che ha come protagonista il commissario della polizia criminale svedese Joona Linna.

E qui nasce l’errore. Da anni sono abbonata al Club degli Editori. E qui accetto anche i fischi e le critiche non vi preoccupate. A volte mi era comodo quando non avevo nessuna idea su cosa leggere e vedere un catalogo con le copertine e le trame spiegate abbastanza bene, mi aiutava moltissimo nella scelta. Poi però sono arrivate le note dolenti. La rivista cartacea è iniziata ad arrivare sempre in ritardo e mi sono affidata alla mail. Potevi scaricare il catalogo, guardartelo per bene e scegliere con un semplice clic.

Wow tutto funziona alla meraviglia e faccio l’ordine senza preoccuparmi di non barrare la scelta del mese. Mi spiego meglio ogni volta che arriva il catalogo il Club degli Editori ti propone due romanzi relativamente appena usciti ad un prezzo, secondo loro, molto ridotto. Beh mi sono ritrovata con questo romanzo senza nemmeno averlo ordinato ma per mio errore ovviamente. Sono una frettolosa patologica quindi a volte questo mio difetto penalizza molto le mie scelte. Non amo fare i resi. Le poste del mio paese sono invivibili, sono zeppe di persone che hanno poca voglia di impegnarsi e avrei dovuto perdere un intero pomeriggio per restituire i romanzi capitati per caso nella mia buchetta delle lettere così ho deciso di tenerlo.

Ero ben consapevole che non sarebbe stata una lettura che mi avrebbe entusiasmata ma comunque io non scarto nulla a priori ed, essendo una persona piena di speranze, magari avrei trovato un romanzo passabile e leggibile. Insomma le mie aspettative erano pessime ma si può sempre cambiare idea. Per prima cosa ho iniziato a leggerlo molto attentamente per non perdermi nessun passaggio…spesso quando un romanzo non mi interessa più di tanto ogni tanto la mia mente vaga e poi non mi ricordo nemmeno quello che ho letto dieci minuti prima. Poi ho capito che faceva parte di una saga di cui avevo letto solamente altri due libri e non consecutivi a questo. Comunque Lars Kepler in questo è stato davvero bravo perché ha riassunto le mie lacune raccontando questo Lazarus in modo semplice e con adeguate citazioni del passato è riuscito a farmi capire il passato…

TRAMA

Ci troviamo ad Oslo. La polizia sta indagando su di un omicidio. A casa della persona assassinata vengono ritrovati dei resti di corpi ormai uccisi da tempo in diversi stadi di decomposizione. La prima cosa che le forze dell’ordine fanno è cercare di capire di dare un nome ai corpi. Tra i vari resti analizzati, il cranio di uno di questi, appartiene alla moglie del commissario della polizia criminale della Svezia: Joona Linna. La donna era deceduta a causa di un tumore qualche anno prima ed era stata sepolta in Finlandia. Jonna Linna per proteggere lei e sua figlia erano anni che non le vedeva più e aveva anche poche notizie della loro vita lontano da lui. Ma la sua tomba era stata profanata.

A Rostock in Germania viene ritrovato il cadavere di un noto stupratore. La polizia indaga cercando anche nel telefono della vittima e compare un numero alquanto strano…quello di Joona Linna l’ispettore. Infatti due giorni prima di essere assassinato l’uomo ha chiamato l’ispettore.

Joona Linna viene immediatamente richiamato per partecipare alle indagini. Una particolarità accomuna tutte e due le vittime sia il conservatore di cadaveri che lo stupratore: tutti e due hanno segni particolari sulla schiena… come se fossero stati flagellati per lungo tempo prima di morire. Solo una persona può fare una cosa così particolare e si tratta di Jurek Walter uno dei peggiori serial killer di tutta la storia. Questo è quasi un controsenso: Jurek Walter risulta deceduto da un po’ di tempo. Una collega e cara amica di Joona Linna, Saga Bauer che è un commissario dei Servizi Segreti svedesi, gli ha sparato tre colpi al petto e lo ha visto precipitare in mare con i propri occhi. In seguito la perizia medico legale ha stabilito che Jurek Walter era proprio deceduto ed il suo DNA era stato trovato su un dito rinvenuto tra le acque.

Ma il modus operandi di questo killer era troppo singolare per essere emulato e così inizia a sorgere il dubbio a Joona Linna che Jurek non sia davvero deceduto e che la sua morte era stata progettata per continuare a rovinare la vita a chi gli sbarrava la strada. Jurek Walter non ha mai voluto uccidere intenzionalmente, il suo intento è di torturare le persone facendo del male ai loro cari e Joona Linna è il suo obiettivo principale. Per questo il commissario aveva fatto sparire sua moglie e sua figlia per tutto questo tempo.

In un primo momento nessun collega del commissario crede che questo serial killer possa essere ancora in vita ma quando iniziano a sparire altre persone il dubbio diventa sempre più una realtà…

PARERE PERSONALE

Per prima cosa mi scuso se la trama è un po’ succinta ma credo che i thriller non vadano raccontati nei minimi particolari altrimenti si perderebbe tutta la suspence e se manca quella che romanzo adrenalinico sarebbe? Quindi veniamo alle mie considerazioni finali. Il romanzo si legge bene, è scritto in un linguaggio abbastanza semplice, i capitoli sono corti così da rendere la narrazione più scorrevole e veloce. Ma è sempre un po’ troppo ingarbugliato per i miei gusti. Mi spiego meglio. Adoro i thriller, penso che sia il genere di romanzi che più preferisco ma a volte le trame di Lars Kepler sono molto complicate e al limite dell’inverosimile.

Capisco il titolo Lazarus ma mi sembra davvero un po’ tutto surreale come racconto. Certo non pretendo che un thriller raffiguri la realtà quotidiana ma che un personaggio dopo essere sopravvissuto a tre pallottole e ad un volo interminabile attraverso le correnti possa essere non solo ancora vivo ma ancora in grado di pensare e di programmare le sofferenze delle persone che gli stanno accanto mi sembra un po’ fantascienza soprattutto se si taglia un arto per far vedere che il DNA nelle acque sia il suo.

Ops forse mi sono allargata troppo con le descrizioni ma volevo far comprendere a chi vuole leggere questo romanzo di che cosa sto parlando. Comunque le mie considerazioni non sono del tutto negative. Tra i romanzi che ho letto Lazarus è quello che mi ha colpita di più o forse mi sono impegnata di più a leggerlo visto che tanti parlano molto bene di questo scrittore. Quindi tre stelline gliele do volentieri.

Spero di avervi aiutati nella scelta della vostra prossima lettura. Un abbraccio grande grande

Romina