E’ da tantissimo tempo che non scrivo nulla. Leggere è sempre la mia passione più grande ma a volte è difficile conciliare il tempo per fare tutte le cose che si vorrebbero. E l’ispirazione per scrivere spesso passa in secondo piano. Ma ci sono momenti in cui mi prende la voglia di far conoscere il mio parere su un romanzo e allora li prendo al volo. Il romanzo di cui vi voglio parlare oggi è l’ultimo scritto di Stephen King: L’Istituto.
Ci sono pochissimi autori che seguo assiduamente. Spesso acquisto libri perché mi colpisce la copertina, altre volte mi ispira la trama anche se non conosco l’autore, altre ancora mi lascio consigliare da gruppi facebook di cui mi fido. Ma quando si tratta di King non resisto e appena esce un suo nuovo scritto corro in libreria e lo acquisto.
Il mio amore per questo scrittore è nato relativamente tardi. Prima ero terrorizzata dai libri horror, il solo nome di King mi faceva accapponare la pelle, evitavo accuratamente di iniziare un suo romanzo per paura di non dormire la notte…ma con l’età i gusti cambiano… ho iniziato a leggere tanti thriller tanto da diventare il mio genere preferito ma ancora non mi ero avvicinata al Re. Quasi per caso in formato ebook ho scaricato un suo romanzo e da quel momento non ho più smesso di leggere King.
Non conosco scrittore più eclettico di lui. Alterna diversi generi di romanzi rimanendo sempre un genio nel narrare qualsiasi cosa. Ho pianto con il Miglio Verde, mi sono intenerita con Cuori in Atlantide e ho imparato la storia d’America con 22/11/1963. E da lì ho incominciato a leggere anche i suoi scritti più vecchi: Shining che mi ha terrificato, Pet Sematary le cui ultime cinquanta pagine mi hanno fatto tremare, Carrie che precorre il bullismo moderno e tanti altri… E adesso vi racconto le mie impressioni su L’Istituto.
TRAMA
Luke Ellis è un bambino prodigio. A soli dodici anni ha le conoscenze di uno studente universitario e non di uno mediocre ma di un genio. E’ curioso di qualsiasi argomento, tutto lo attrae e la sua mente è sempre in continua ricerca di nozioni da apprendere. Ma è un bambino normalissimo, ha amici con cui si diverte e fa le stesse cose degli altri suoi coetanei. Non per quanto riguarda la scuola però. E’ già stato richiesto da due famosissime Università e gli esami di ammissione gli sono risultati molto più facili che agli altri candidati.
Tutto sembra procedere per il verso giusto nella sua vita a Minneapolis quando uno strano gruppo di individui si introduce nella casa di Luke. Per prima cosa uccidono i suoi genitori nel sonno e poi lo rapiscono trascinandolo su un SUV nero. Sicuramente l’avranno sedato perché quando il ragazzino si sveglia non si accorge di essere stato portato via dalla sua casa. La stanza è identica alla sua in tutto e per tutto ma quando pronuncia il nome dei suoi genitori nessuno risponde. Allora comincia a guardarsi meglio intorno e vede che mancano le finestre. Luke capisce allora di essere stato prelevato nel sonno. Appena esce dalla porta incontra una bambina Kalisha che inizia a spiegare quello che sa su quel luogo. Ci sono altri bambini tutti con doti di telepatia e di telecinesi provenienti da diverse parti del mondo radunati lì nella prima Casa. Ci sono diversi passatempi, il cibo non è male e c’è pure un menù che varia di giorno in giorno e, se i bambini fanno i bravi, vengono trattati nel migliore dei modi.
Fare i bravi consiste nel sottoporsi a diversi tipi di esami senza protestare alcuni molto invasivi altri meno e non cercare di fare domande tanto le risposte non le avranno da nessuno. C’è tanto personale medico, ci sono gli inservienti, le donne delle pulizie ma nessuno deve essere importunato in alcun modo altrimenti schiaffi e taser ai più indisciplinati.
Luke riesce a farsi un bel gruppetto di amici in quel luogo di orrori sopiti: Kalisha, Nick, George, Iris e Avery che ha solo dieci anni ma ha un potere di telepatia più grande di tutti gli altri messi insieme. Ma non possono legarsi più di tanto perché potrebbero in ogni momento venire trasferiti nella Seconda Casa. E dalla Seconda Casa nessuno è mai più uscito. Gli infermieri per quietare i loro ospiti dicono che nella Seconda Casa si rimane solamente sei mesi e poi tutti vengono restituiti alle rispettive famiglie ma i ragazzini sanno benissimo quale sarà la loro fine. Le regole della cattivissima signora Sigsby ossia la direttrice di tutto questa specie di Istituto sono di estrarre i poteri di questi giovani con qualunque mezzo e a qualunque costo.
Piano piano tutti gli amici di Luke vengono trasferiti nella Seconda Casa e Luke non può accettare di perdere delle persone così speciali così decide di scappare anche se nessuna fuga ha mai dato qualche risultato…
PARERE PERSONALE
Come sempre la scrittura di Stephen King è accattivante, sa attirare il lettore anche nei racconti più assurdi e incredibili. Quando inizi un suo romanzo è difficile abbandonarlo perché la suspence non ti abbandona nemmeno un minuto. Ho usato tutti i ritagli di tempo per finirlo, a volte mi accontentavo anche di due paginette pur di non perdere il filo della storia. Certo è un racconto surreale tra la fantascienza ed il fantasy due generi che non amo particolarmente ma scritti dal Re tutto diventa più digeribile.
Se devo essere sincera non rientra tra i miei romanzi di King preferiti, a volte l’ho trovato un po’ ripetitivo e un po’ noioso e il fatto di questi esperimenti sui bambini mi ha un po’ impressionata negativamente. Ma il genio del mio scrittore preferito rimane sempre. Se qualcuno volesse approcciarsi a King per la prima volta di sicuro non consiglierei questo romanzo ma non posso dire che sia brutto. La sua genialità questa volta si è un po’ assopita ma comunque rimane un buon passatempo. E poi leggere fa sempre bene alla mente!!!!
Spero di avervi aiutati nella scelta della vostra prossima lettura un abbraccio. Romina